da "Il gusto del cloro" di Bastien Vivés |
L'acqua è vita, prima di tutto. La vita ha avuto origine dall'acqua. Il nostro organismo è fatto di acqua. I nostri primi nove mesi di vita li passiamo nell'acqua.
Ovviamente l'acqua è anche pericolo e morte, il mare del pescatore è sostentamento e vita e pericolo insieme. Le inondazioni e la pioggia per gli agricoltori sono necessarie e fatali insieme.
Questo essere una cosa e il suo opposto, questo assumere forme diverse e stati della materia diversi, fa dell'acqua un elemento simbolico potente, sempre in trasformazione. Mi viene da pensare che ilsuo potenziale di mutamento abbia inciso nel costruire questo immaginario negativo. I cambiamenti fanno paura, da sempre, a tutti.
Quando entro in piscina, il solo contatto con l'acqua rappresenta per me un momento di piacere e di rivelazione. L'acqua accoglie il mio corpo e lo accarezza, attraverso il contatto con essa io lo scopro. Trovo i miei confini e sento la mia fisicità e il suo rapportarsi con l'ambiente esterno.
Mentre nuoto continuo a pensare senza mai smettere di nuotare e respirare in ascolto dell'acqua e del suono delle mie braccia.
Attraverso l'acqua contatto me stessa e mi sento parte di un ambiente ma con la precisa consapevolezza dei miei confini e del mio movimento, della mia voce in quell'ambiente. Una sensazione di armonia che non sempre riesco a provare.
Ecco l'acqua per me risuona, risuona di me, mi regala un perimetro, mi offre uno specchio, sostiene il mio peso, mi avvolge.
Avere consapevolezza del proprio corpo è il primo necessario passaggio per guardare a sé stessi e alle proprie emozioni e pensieri con la distanza giusta per attraversarli e viverli senza esserne schiacciati.
Sarà perché amo le domeniche di pioggia.
Sarà perché è una domenica di pioggia, sarà che in questi giorni anche in Piemonte si ricorda l'alluvione (proprio la notte tra il 5 ed il 6 novembre del '94), sarà che ormai quasi tutti possiamo tristemente dire di avere avuto la nostra alluvione. Eppure all'acqua, che per millenni ha significato fertilità e vita, quasi ovvio simbolo religioso e di sviluppo sociale, giustamente Melania ci fa notare che spesso associamo un'accezione negativa. Ma credo sia solo da poche centinaia di anni.
RispondiEliminaA me l'acqua evoca cose giuste, mi ci sento bene dentro quando mi delimita, piscina, mare, o anche solo doccia che sia.
Bello il pensiero di attraversare pensieri ed emozioni, quasi come si attraversa l'acqua.
Sarà che piove…
Grazie per il tuo bel commento, Paolo. Proviamo a riabilitarla!
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